Siamo nel periodo di Carnevale parlare di travestimenti ci viene semplice, ma i nostri piccoli continueranno a chiedere la gonnellina di tulle, il cappello da marinaio e il mantello da supereroe.

Faremmo bene ad accontentarli? Si, per travestirsi non esiste stagione

È il gioco del ‘far finta che’, un qualsiasi oggetto può assumere un significato al di là della sua della sua specifica funzione.

Stiamo parlando di gioco simbolico e non è necessario un giocattolo, anzi, molto meglio un materiale o degli oggetti che assumono nella mente del bambino un significato che risponde in quel momento al suo bisogno evolutivo.

E’ grazie a questo tipo di gioco che i bambini esplorano il mondo, provano il piacere di trasformarlo, e di farlo da protagonisti, senza che l’adulto si sostituisca a loro o imponga le proprie aspettative;

Il bambino attraverso la “maschera” cerca di capire ed interpretare la realtà, di farla sua, e ci racconta come la vive, e che ruoli hanno delle figure che ha attorno a sé (amici, familiari), ma anche che quale rappresentazione ha di sé stesso/a.

Travestirsi, diventare altri, significa anche mettere in gioco, emozioni, conflitti, aspetti che possono essere espressi e giocati in modo più leggero.

Sarà quindi possibile essere l’eroe, il cattivo, il ladro, il poliziotto, un dinosauro o una strega, ed immergersi in ambiti diversi o inaccettabili nella quotidianità e affrontare paure che spesso è difficile esprimere assumendole in prima persona

Il processo di costruzione dell’identità passa anche attraverso la possibilità di poter assumere, nel gioco di finzione, diverse identità”.

Il travestimento può essere quindi strumento di cura anche per esorcizzare paure o situazioni di conflitto ?

Si, la valenza del travestimento sta proprio nella possibilità di poter esprimere paure, conflitti o desideri, in modo più sereno rimanendo all’interno di una bolla, che aiuterà l’elaborazione attraverso la narrazione che si crea nel gioco simbolico. I travestimenti permettono di volta in volta di mettere in gioco questi aspetti attraverso le caratteristiche dei personaggi con cui il bambino può identificarsi e/o confrontarsi”.

Per questo Kajoca ha deciso di aumentare la collaborare con Great Pretenders leader canadese nei travestimenti. Siamo orgogliosi di presentarvi l’ultima collezione presentata in fiera e renderla disponibile per tutto l’anno.

Come ulteriore spunto e gioco vi proponiamo di preparare un cesto dove mettere, vecchi abiti, gonne, maglie, sciarpe, scarpe, cappelli per trasformarsi in ogni momento in cavaliere, cuoco oppure fata aggiungendo oggetti non più funzionanti ma simbolicamente significativi (ovviamente adatti per l’età e non pericolosi), per intraprendere continue fantastiche avventure.